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La memoria dell'acqua
Elisabetta Farneti - 24/03/2017
memoria dell'acqua

L'acqua è l'elemento primordiale, la sostanza senza la quale non esisterebbe vita sulla terra.

Non solo… si è scoperto essere dotata di memoria e coerenza. L'acqua è capace di influire sugli organismi viventi e modifica la propria struttura quando è stimolata da suoni, emozioni, parole, onde magnetiche, correnti elettriche, ecc.

Tali principi fisici rappresentano il riferimento per ricerche mediche “di frontiera”, “pionieristiche” tese a coprendere l'importanza e l'influenza che l'acqua può avere sulla nostra salute.

Vi sono infatti gruppi di ricercatori che lavorano da tempo per dimostrare che, per ristabilire la propria salute, in certi casi ci si può affidare proprio all'acqua, intesa come veicolo di principi terapeutici ma anche come elemento capace di trasmettere energia, salute e reattività al nostro fisico. Una strada che confermerebbe la validità delle terapie alternative, dall'omopatia, ai Fiori di Bach, alla bioenergetica, ecc.

Per memoria dell'acqua si intende la possibilità dell'acqua, in forma liquida, di matenere una “informazione” delle sostanze con cui è entrata in contatto.

Si sono occupati di questo l'immunologo francese Beneviste, il premio Nobel Montagnier, il giapponese Masaru Emoto, Fritz Albert Popp, Sergio Stagnaro, Emilio del Giudice, il russo Petar Gariaev ed altri.

Ebbene, secondo questi ricercatori, l'acqua è un recettore, essendo in grado di ricevere le frequenze d'onda e di “memorizzarle”. Successivamente l'acqua agisce come trasmettitore, trasmettendo cioè l'”informazione” delle frequenze delle onde memorizzate.

Queste caratteristiche chimiche, biofisiche ed elettromagnetiche dell'acqua rientrano nell'ambito della fisica quantistica, ovvero nel mondo delle particelle minuscole che compongono non solo il nostro corpo, ma tutto l'universo e che in certi casi obbediscono a principi fisici che sembrano incoerenti rispetto ai principi della fisica classica.

Tuttavia la fisica quantistica, pur orientandosi su idee rivoluziaonarie ed anti intuitive, ha profondamente cambiato il nostro stile di vita e aumentato enormemente le nostre potenzialità di capire e studiare l'universo. Quando qualcuno di noi entra in un apparato per la risonanza magnetica, sperimenta in modo essenziale gli effetti della fisica quantistica applicata. 

 

 

Se l'apparato è una PET, una tomografia a emissione di positroni, sappiate che vi stanno bombardando con antimateria! La meccanica quantistica ha permesso di affrontare molti problemi pratici e specifici in ambiti che prima erano considerati intrattabili. Grazie alla fisica quantistica oggi abbiamo i transistor, il laser e l'intera tecnologia del mondo digitale.

Tornando alla memoria dell'acqua e ben consapevoli che il nostro corpo è costituito prevalentemente proprio di acqua, come può essa intervenire sul nostro stato di benessere?

Dalle ricerche degli studiosi menzionati si ricava che l'acqua può organizzarsi in domini di coerenza che si autorigenerano e si mantengono con l'emissione di onde elettromagnetiche e può “memorizzare” le informazioni dei soluti con i quali entra in contatto. Ciò potrebbe rappresentare un fondamento scientifico alla dinamizzazione omeopatica, poiché le molecole di acqua conserverebbero una geometria molecolare collegata agli elementi chimici con cui entrano in contatto.

La memoria-informazione dell'acqua potrebbe essere utilizzata per energizzare l'acqua con un dispositivo in grado di fissare le frequenze dei farmaci e trasmetterle all'acqua. Una ipotetica nuova frontiera nell'uso dei farmaci per giungere uguali risultati terapeutici ma con dosaggi limitati quindi meno dannosi.

Tale concetto, secondo Motagnier, guida anche ricerce mirate a far reagire il nostro corpo all'infezione di virus e batteri.

Interessante anche la strada aperta dagli studi di Masaru Emoto, convinto sostenitore del fatto che la coscienza umana, le emozioni positive e gli atteggiamenti negativi hanno un effetto sulla struttura dell'acqua. Nei suoi libri egli pubblica fotografie di cristalli d'acqua esposta a variabili diverse (es. musica, preghiere, parole negative) e successivamente congelata per formare strutture cristalline. Osservando le fotografie ci si rende conto di come parole, musica ed emozioni influiscano fisicamente sulla struttura dell'acqua, modificando la struttura di base esagonale dei cristalli di ghiaccio propria dell'acqua non sottoposta a stimoli particolari, in strutture bellissime, disposte in modo armonico e simmetrico che caratterizzano invece i cristalli di ghiaccio di acqua “informata” con sensazioni positive.

Agganciandosi a questo aspetto si passa ad un'ulteriore ipotesi, che ha già un suo percorso sperimentale, che vede la musica come strumento per energizzare l'acqua e apre nuove prospettive alla musicoterapia ed alle sue applicazioni per la cura di disordini mentali, disturbi dell'umore, sindrome di dolore cronico, stanchezza cronica.

Mai come in questo caso si può parlare di Salus per Aquam, la salute attraverso l'acqua !

Elisabetta Farneti
Giornalista con esperienza di cronaca, costume, attualità. Da anni si occupa di progetti di comunicazione aziendale. Copywriter e appassionata al mondo del benessere.