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Graminacee e pollini: ecco come affrontare l'allergia primaverile
YOUSPAMAGAZINE - 31/03/2017
allergie primavera

Ogni anno, in questi periodi si inizia a parlare delle allergie primaverili, come quelle a graminacee o ai pollini.

In generale, l’allergia è l’espressione clinica di un disfunzionamento del sistema immunitario, che reagisce in modo sbagliato ogni qualvolta incontra sostanze presenti nell’ambiente, come il polline di determinate erbe o piante, innocue per soggetti sani.

Così con l’arrivo della primavera milioni di italiani che soffrono di pollinosi, iniziano ad accusare i primi disturbi legati alla loro allergia ai pollini.

In questi casi specifici il sistema immunitario reagisce producendo un particolare tipo di anticorpo chiamato immunoglobulina E (igE). Il perché ciò accade non è completamente noto, ma il fenomeno è favorito da una predisposizione genetica e da fattori ambientali, come la presenza dell’allergene nell’aria.

 

Le allergie stagionali

La primavera, essendo un periodo di rinascita e quindi di forza vitale, può scatenare o far emergere diverse tipologie di allergie e intolleranze. In linea generale i casi maggiormente riscontrati sono quelli delle allergie alle graminacee (gramigna, loglio, erba codolina) ovvero a tutti i pollini di questa famiglia di piante.

Molti pollini contengono degli antigeni, la causa biochimica della reazione allergica, presenti anche in molti alimenti vegetali. Ingerendo questi alimenti nel periodo dell’impollinazione, nei soggetti con la “febbre da fieno” si possono scatenare reazioni allergiche particolari definite “allergie crociate”.

A secondo dell’allergia che si ha verso un determinato tipo di polline, i soggetti interessati devono conoscere quali cibi possono dar vita a una reazione allergica crociata, che si può manifestare anche con il gonfiore della glottide, con probabile rischio di soffocamento.

Questo aspetto non deve essere sottovalutato, ed è quindi importante fare attenzione a determinati alimenti andando a individuare la presenza di eventuali intolleranze alimentari. Sebbene graminacee e pollini sono la principale causa della rinite allergica, questa può essere causata anche da altri allergeni presenti nell’aria come acari della polvere e peli di animali.

 

I sintomi dell’allergia primaverile

L’allergia ai pollini, anche chiamata raffreddore da fieno o rinite allergica, presenta dei sintomi, che possono variare a seconda del soggetto, in base alla quantità di polline presente nell’aria o ad altri fattori.

I sintomi si iniziano a riscontrare, in genere, poco dopo il contatto con l’allergene e possono includere:

  • Starnuti e tosse;
  • Occhi che lacrimano e/o prurito agli occhi;
  • Prurito al naso, sul palato o in gola;
  • Congestione nasale;

 

In caso di soggetti asmatici i sintomi della rinite allergica possono peggiorare nei mesi di maggior concentrazione dell’allergene, causando tosse, fiato corto e respiro sibilante.

Le reazioni allergiche possono svilupparsi a qualsiasi età ma è molto più probabile che si verifichino in soggetti giovani, durante l’infanzia o l’adolescenza. Nel corso degli anni, i sintomi possono attenuarsi, diminuendo lentamente, nella maggior parte delle persone, fino a non presentarsi più per decenni.

 

 

Rimedi contro l’allergia

 

Rimedi medici

Poiché non esiste una vera e propria prevenzione per l’allergia al polline, in quanto questo allergene si trova nell’aria che respiriamo, in commercio è possibile trovare dei farmaci in grado di controllare i disturbi causati dai pollini.

Gli antistaminici per le allergie, assunti una volta al giorno, ne assicurano un buon controllo, riducendo il prurito, l’arrossamento degli occhi e il colo nasale. Efficaci per la congestione e l’ostruzione nasale sono invece gli spray a base di cortisone.

Infine, per determinate situazioni e sotto stretto consiglio medico, vi è la possibilità di effettuare il cosiddetto “vaccino contro l’allergia”. Attraverso l'iniezione di una piccola quantità dell’allergene, causa dell’allergia, si spinge il sistema immunitario a produrre meno anticorpi immunoglobulina E, al fine di indurre il corpo a reagire in maniera meno intensa alla comparsa del polline l’anno successivo.

 

Rimedi naturali

Tra i rimedi naturali maggiormente efficaci troviamo il Ribes Nero capace di stimolare le ghiandole surrenali e svolgere un’azione antiallergica specifica, grazie alle sue proprietà antistaminiche, analgesiche e antinfiammatorie. Utilissima è anche la rosa canina, che per le sue proprietà antinfiammatorie e antiossidanti è considerata un rimedio importante nella prevenzione delle allergopatie respiratorie.

Anche l’alimentazione gioca la sua carta vincente in questo campo. Infatti, i soggetti che soffrono di rinite allergica da polline, devono assumere:

  • Alimenti ricchi di magnesio (cereali, fagioli, banane), che contribuiscono a ridurre la produzione di istamina;
  • Cibi a elevata presenza di Vitamina C, in grado di supportare la regolare funzione del sistema immunitario;
  • Cipolle che, grazie ai composti solforati, inibisce la risposta allergica e infiammatoria.

 

Alleviare i sintomi delle allergie stagionali nelle SPA

Come abbiamo detto precedentemente, non esiste una vera e propria prevenzione che annulli definitivamente i sintomi dell’allergia, tuttavia è stato dimostrato che cicli di di cure con acque sulfuree da praticare una o due volte all’anno in centri SPA, sono in grado di ridurre la frequenza e la gravità della rinite allergica.

Le acque sulfuree, essendo ipoallergizzanti e ipertoniche, consentono di produrre un miglioramento dei parametri dell'immunoglobulina E e di innescare una reazione nella mucosa che favorisce la capacità espulsiva e di aumento dei processi immunitari. In taluni casi queste acque presentano una componente salsobromoiodica che potenzia le sue proprietà antiallergiche.

Infine, si può ridurre l’utilizzo di farmaci grazie a terapie termali come docce nasali micronizzate, inalazioni, humage e aerosol. 

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