Una SPA decisamente diversa. A tema etnico o, più propriamente, in stile "fiaba fantastica".
Ambiente curatissimo, pulizia senza pecche e nessun particolare lasciato al caso.
Qualcosa di migliorabile c'è sempre, difficile prenotare ad esempio, ma la vera chicca è l'organizzazione dei percorsi. Non ci hanno lasciati soli una volta superata la reception, modello piscina comunale (come succede in moltissime SPA) ma lasciando la privacy intatta non c'è mai stato bisogno di chiedersi cosa fare tra un relax e l'altro. Il personale, evidentemente ben formato, coglie l'attimo per accompagnare i clienti in un percorso in crescendo, con vere sorprese anche per chi, come noi, ne ha già frequentate di strutture. Non è solo questione di gentilezza (la darei per scontata) è competenza, unita a capacità di mantenere quel ritmo lento, ma in dolce movimento per scandire uno scrub e un hammam tra una reazione fredda e un massaggio che fa passare, dimenticare l'orologio...
Da provare assolutamente l'Aufguss nel calidarium, gettate di vapore sulle note di Morricone che fanno venire veri brividi caldi. Naturalmente con un operatore che sventola agilmente un telo per far girare il vapore in ogni angolo della stanza. Secchiata piacevolissima e passeggiata sui sassetti colorati all'esterno per massaggiare i piedi respirando aria fresca sono una proposta irrinunciabile.
Massaggio finale con olii vegani profumati e mani d'oro degli operatori.
Armatevi di pazienza per trovare un parcheggio in zona: un'impresa.
Prezzi ben all'altezza del servizio, considerando la netta differenza con lo standard di molte SPA.