SPA e Dintorni
L’uso di microrganismi effettivi nelle SPA
Una nuova frontiera per il benessere.
Silvano Cristiani - 11/05/2015

I microrganismi rappresentano una fonte incredibile di ricchezza per tutto il mondo vegetale, per gli animali e l’uomo. Sono state le prime forme di vita che sono comparse sulla terra e, grazie alla loro azione, il nostro pianeta si è evoluto fino ad assumere l’aspetto che tutti noi conosciamo oggi. In un terreno sano e vitale sono in numero elevatissimo e coordinano il ciclo della materia, la disponibilità di elementi nutritivi e sottendono alla nutrizione di piante e animali. La loro importanza è così elevata che la vita non sarebbe possibile in loro assenza. Sono poi fondamentali per condurre innumerevoli processi di maturazione e trasformazione di alimenti, per la formazione di aromi e colori. Spesso sono identificati, a torto, come i responsabili di malattie, sia nelle piante che negli animali. Esistono, in effetti, molti microrganismi parassiti di vegetali e animali, ma la loro pericolosità non è imputabile tanto a loro stessi, quanto alle condizioni che ne determinano la virulenza, la capacità cioè di inocularsi negli ospiti e di infettarli, provocando alterazioni più o meno gravi. Possono essere considerati, di fatto, degli strumenti, degli indicatori di un qualcosa che non funziona e la loro azione, in un equilibrio naturale, si può inquadrare come la risposta dell’ambiente alla rimozione del problema che l’ha scatenato. Il nostro accanirci pertanto contro alcuni parassiti spesso non solo non risolve la malattia, ma certamente non ne rimuove la vera causa che l’ha generata, aprendo la strada a problemi sempre più gravi. Attualmente sono tante le malattie di tipo parassitario, che aggrediscono piante, animali e l’uomo e, nonostante i continui progressi della scienza, queste malattie non vengono debellate, ma se ne scoprono sempre di nuove, spesso non curabili con gli attuali mezzi a disposizione; malattie che solo qualche decennio fa non esistevano.

L’equilibrio del mondo dei microrganismi e il loro sviluppo armonico sta proprio nella grande varietà di specie presenti: più sono le specie e maggiore è il controllo che ogni organismo esercita sugli altri e più difficilmente c’è la possibilità che qualcuno si sviluppi a scapito degli altri, provocando danni o alterazioni. Purtroppo siamo figli di una generazione che è cresciuta nella convinzione che la salute si poggia su un ambiente sterile, mentre di fatto un’igiene sana si basa su un ambiente microbico equilibrato. E questo si è tradotto in prodotti e tecniche che hanno combattuto e manipolato il mondo dei microrganismi, a scapito della capacità naturale di convivere con essi, rendendo innocui quelli effettivamente dannosi.

L’impiego massiccio dei prodotti chimici in ambito agricolo, sia pesticidi che concimi, l’uso indiscriminato di antibiotici, ha inibito enormemente lo sviluppo e l’azione dei microrganismi sia come numero, che come specie presenti, rendendoci sempre più dipendenti dai prodotti chimici e generando spesso mostri sempre più resistenti.

I microrganismi effettivi (EM, acronimo dall’inglese Effective Microorganism) sono il risultato di un percorso di ricerca e sperimentazione che è in atto fin dagli anni ottanta in Giappone, portato avanti da Teruo Higa, professore di giardinaggio presso l’università di Ryukyus dal 1982.

I risultati ottenuti sono non solo sorprendenti, ma hanno aperto nuovi orizzonti in diversi campi della vita dell’uomo: agricoltura, zootecnia, rifiuti, sanità, benessere, trattamento delle acque. In Giappone si stanno utilizzando con risultati eclatanti nel disinquinamento da radioattività, in seguito all’incidente nucleare di Fukushima.

Rientrano nella composizione microrganismi aerobi e anaerobi, (lieviti, batteri lattici e batteri fotosintetici) con attitudini e funzionalità differenti che, nel lavoro in sinergia, promuovono lo sviluppo e la salute degli organismi viventi, attraverso:

  • una potente azione antiossidante
  • un’efficace azione anti-ionizzante
  • un’inedita azione di conversione dell’energia che consente attivando i processi di rigenerazione e ostacolando i processi degenerativi.

Nei centri benessere la tecnologia EM permette di ottenere un efficace rallentamento dei processi di invecchiamento (contrasto nella formazione di radicali liberi) a supporto sia dell’azione di contrasto a diverse patologie, sia in generale a supporto del benessere della persona.

Si possono utilizzare sia direttamente mediante una loro diluizione nell’acqua, sia attraverso l’utilizzo di manufatti che sono stati realizzati con materiali addittivati con i microrganismi stessi.

Piscine, sedute, pareti diventano elementi “trattanti” che, a contatto con l’acqua e le persone, assumono una funzione “rigenerante” di per se stessi, ma la stessa acqua, i fanghi e i prodotti realizzati per la cura della persona, con questa tecnologia, consentono di ottenere risultati di grande soddisfazione.

Su questi principi è stato realizzato nel 2006, in Giappone, il primo EM Wellness Center presso l’Hotel Costa Vista a Okinawa.

 

Immagine: cristalli dei sali ottenuti dopo l'evaporazione di acqua trattata con i microorganismi EM.

Silvano Cristiani
Agronomo specializzato nelle tecniche dell'agricoltura biologica e biodinamica. Docente di discipline agronomiche e ricercatore del settore, da anni tiene conferenze, seminari e scrive per riviste del settore.