Sport e Benessere
Le grotte: luoghi di benessere
Carla Tinagli - 29/12/2015
Grotte

L’ultima frontiera del benessere? Andare per grotte, cioè praticare l’antroterapia, che porta beneficio all’organismo, sfruttando il microclima caldo-umido di una grotta. “Fa bene alla pelle, alla circolazione sanguigna e all’apparato respiratorio”, dice Nicola Angelo Fortunati, medico termale e direttore sanitario di un’importante struttura.

“Naturalmente le reazioni sono diverse a seconda del tipo di grotta: le più diffuse sono le  caldo-umide (grotte propriamente dette) e le caldo-secche, chiamate anche stufe”. Le prime sono spesso collegate a sorgenti idrominerali di diversa composizione chimica: solfurea, salsobromoiodica, solfato-alcalino terrosa etc. in cui le acque minerali sgorgano all’interno saturando l’ambiente di vapore acqueo con una percentuale di umidità relativa del 98-100%. Mentre le stufe, dove il vapore si sprigiona da fenditure presenti nel suolo o nelle pareti della cavità, hanno una temperatura ancora più elevata (sui 50 gradi)  che potenzia la benefica presenza delle sostanze sospese come zolfo, iodio, ioni, gas, sali minerali.

Per provare il soggiorno nelle grotte non bisogna improvvisarsi esploratori ma si possono trovare soluzioni alla portata di tutti nelle spa più avanzate. La più suggestiva è una grotta millenaria (più grande d’Europa) che si trova in Toscana ed  è suddivisa in tre sale, Paradiso, Purgatorio e Inferno, caratterizzate ognuna da temperature diverse nelle quali ci si può fermare e godere degli effetti benefici dei vapori termali e delle sue acque salso-solfato-alcalino-terrose, efficaci per la pelle, l’apparato circolatorio e muscolare.

Carla Tinagli
Giornalista professionista, da anni si occupa di wellness, bellezza e lifestyle. Collabora per molte testate, è sempre alla ricerca del bello delle cose e di tutto ciò che porta benessere.