Medicina
Significato dei colori: indaco
Emanuela Brumana - 09/02/2016
Indaco

L’indaco, più che un vero colore, è una sfumatura che nasce dall’incontro tra il blu e il viola. È una tinta molto elegante, che ben si addice a questo mese. Febbraio, infatti, porta con sé due grandi avvenimenti: San Valentino e gli ultimi giorni di freddo invernale. In questo periodo dell’anno ci prepariamo alla rinascita, ci coccoliamo perché la primavera ci trovi pronti a sbocciare e, proprio per questo, l’indaco è il nostro migliore alleato!

Dal punto di vista emozionale, infatti, è un colore in grado di agire sulla nostra sfera emotiva più profonda: stimola l’empatia e accentua la capacità di ascolto. Cosa c’è di meglio di un partner attento ai bisogni del proprio innamorato per la sera più romantica dell’anno? Inoltre, grazie alle sue virtù rilassanti, l’indaco è perfetto per la meditazione: cosa importante da sapere per chi volesse coccolare anche se stesso!

A livello fisico, la cromoterapia usa queste proprietà rilassanti dell’indaco per smorzare i sovraccarichi di energia, legati a periodi di intenso stress, ma anche per attenuare l’aumento della temperatura corporea, motivo per cui è molto utile in caso di insolazioni o durante la menopausa. Le grandi virtù di questo colore si rispecchiano su tutti e cinque i sensi: la cromoterapia usa l’indaco per curare disturbi alla vista, come la congiuntivite o eczemi ed eruzioni cutanee.

Gli unici casi in cui è meglio non utilizzare questo colore si riscontrano in quei soggetti che tendono a farsi carico dei problemi di tutti, persone introspettive che spesso soffrono di attacchi d’ansia o incubi. Per chi, invece, ha bisogno di rilassarsi ed entrare in contatto con la propria parte più sensibile, migliorando quindi il proprio rapporto con sé e con gli altri, consigliamo l’uso di questo elegante colore!

Emanuela Brumana
Laureata in Filosofia, attualmente lavora principalmente nel settore editoriale come redattrice e scrive testi per il web. Pittrice e illustratrice sotto lo pseudonimo ebmela.