SPA e Centri Benessere
Food&SPA: le Terme di Giulio Cesare. Spa...
Roberta Schira - 08/03/2016
Euroterme

Rumore delle cascate. All'inizio di Bagno di Romagna, il grande edificio di Euroterme costeggia un lungo tratto del fiume Savio, spesso tumultuoso. Ed è proprio un sottofondo di cascata lontana che accompagna l'ospite giorno e notte. L'acqua in gran quantità sgorga bollente dal terreno dopo aver riposato e filtrato strati di minerali stratificati per decenni. Mi emoziono mentre entro nell'acqua a 38 gradi se penso che queste acque piovane hanno bagnato il capo di Giulio Cesare.

Euroterme è perfetto per le famiglie, per l'animazione, i servizi dedicati ai bambini, per il buffet lungo 20 metri, per le cure termali prescrivibili dal medico, per gli ottimi prodotti, usati al centro estetico, della casa francese Maria Galland. Da qui si parte anche per un tour organizzato sulle tracce di Piero della Francesca. Il personale sorride davvero e non solo a denti stretti e Michela, la direttrice del centro estetico, è il vero bonus di Euroterme. Così come l'apertura delle piscine interne ed esterne sino alle 23.00, per un bagno sotto le stelle.

I trattamenti proposti vanno dai classici a quelli più specifici come il philosophy massagge, il candle massagge o il massaggio bali, che mixa Occidente e Oriente, o lo Shiro Kesabhyangam specifico per testa e capelli. "Insomma, Euroterme per voi dovrebbe essere come una seconda casa molto accogliente", dice Marcello Forti, uno dei soci.

Signature treatment: il Soin Profilift di Maria Galland, effetto "Lifting". Uno speciale massaggio del tessuto connettivo che agisce in profondità fa sì che i contorni del viso siano ridefiniti. Insomma, in 60' l'orologio torna indietro di 5 anni.

 

...& food

Ci troviamo nella nicchia più golosa d'Italia e, da Euroterme, una sera potete salire verso Alfero, sull'Appennino Tosco Emiliano, dove vi attende una trattoria che si chiama Lanzi. Il patron settantenne vi verrà ad aprire in camicia e cravatta e con lo stesso abbigliamento cucinerà per voi ottime paste ripiene e l'agnello del Casentino al forno migliore della vostra vita, cucinato in una vecchia stufa a legna per quattro ore. Per finire - ogni tanto i peccati di gola vanno praticati fino in fondo-, una buona crostata di more (tradizione di famiglia) e, al posto degli inflazionati limoncelli, castagne sotto spirito al profumo di spezie e agrumi.

Signature dish: agnello al forno e tortelli di patate.

Roberta Schira
Giornalista e critica gastronomica con una formazione in psicologia, vive a Milano e viaggia molto. Ha scritto una dozzina di libri tra ricettari, romanzi e manuali di antropologia alimentare. Da sempre riconosce i benefici dell'acqua e della cura di sè come strumento assoluto per il recupero di energie di corpo e mente. www.robertaschira.it